Per chi ama la natura e le lunghe passeggiate la Basilicata offre scenari unici. Abbiamo scelto per te alcuni dei siti più affascinanti  per le bellezze naturalistiche senza dimenticare alcune soste per scoprire ed assaporare i prodotti tipici della nostra regione. Un viaggio che coniuga alla perfezione la vita all’aria aperta e la passione per il buon cibo.

Primo giorno

Le spiagge di Metaponto

La prima giornata è dedicata alla scoperta delle ampie e soleggiate spiagge di Metaponto, piccolo centro a 40 chilometri da Matera, che è stato nell’antichità una importante colonia Magno Greca e dove il matematico Pitagora fonda la sua scuola e muore (Metaponto, 495 a.C.). Da non perdere una passeggiata alla riserva naturale di Metaponto, un’area naturale protetta istituita nel 1972, che occupa 240 ettari lungo la costa ionica lucana, tra le foci dei fiumi Bradano e Basento. Le specie arboree più diffuse sono rappresentate da pino domestico e di aleppo, ma anche cipressi e eucalipti, che propagano profumi inconfondibili. Lungo la costa è inoltre possibile avvistare la tartaruga marina Caretta caretta, specie in via di estinzione protetta, ma anche diversi volatili e mammiferi.

Presso il Circolo velico di Metaponto , attivo da 30 anni, potrai partecipare a corsi di vela a tutti i livelli: dal corso di base per chi non ha mai messo piede su una barca, alla crociera d'altura per i più "navigati". 

Da non perdere:

-giro in barca a vela
-Le tavole Palatine
-Il museo archeologico
-Bernalda
-pranzo di pesce sul lungomare

Secondo giorno

Pisticci: l’Amaro Lucano 

Spostandosi verso Sud si incontrano le splendide spiagge di Marina di Pisticci, più selvagge e incontaminate rispetto a quelle metapontine.  Circonda l’omonimo borgo uno dei porti della costa ionica, il Porto degli Argonauti, da cui si può partire per intraprendere escursioni in barca alla scoperta dei tesori della Basilicata. Il Porto degli Argonauti è inoltre un approdo per barche di piccolo-medio cabotaggio, anche di lunghezza superiore ai 30 metri, ed è in grado di ospitare fino a 450 natanti. Molte gli spot acquatici che è possibile praticare per chi vuole vivere il mare a 360°: - corsi di vela e per patenti nautiche,  battute di pesca, parafly, surf e kite-surfing.
Pisticci viene definita la “città bianca”, per le sue case tinteggiate di calce dai caratteristici tetti rossi, allineate su lunghe file nel suggestivo rione “Dirupo”, ed è nota soprattutto per perché qui nasce uno dei prodotti più noti e rinomati della Basilicata: l’Amaro Lucano, simbolo della regione e delle sue caratteristiche di tradizione e genuinità. La ricetta a base di erbe e di un misterioso ingrediente è tramandata di anno in anno dai componenti della famiglia Vena, che gelosamente la custodiscono. Nasce nel 1894 e racchiude più di 30 erbe, che vengono lavorate mediante un processo che lascia una particolare attenzione alla fase di maturazione, momento in cui l’infuso viene lasciato riposare per un lungo periodo.
E’ qui che il gusto si affina, acquisendo un carattere armonioso, omogeneo, dalle gradevoli note agrumate e floreali, firma inconfondibile dell’Amaro Lucano.

Da non perdere
-Una cavalcata sulla spiaggia, 
-Golf 18 buche 
-jogging intorno al porto e nella pineta

 

Terzo giorno
Policoro:natura e archeologia

Policoro, l’antica Herakleia, è un altro importante centro della Magna Grecia, che ospita infatti all’interno del Museo Nazionale archeologico della Siritide, alcuni dei rinvenimenti più significativi relativi alle città greche della Basilicata  e ai centri indigeni dell’entroterra: oggetti votivi ,corredi funerari di IV-III sec. a.C., splendide ceramiche a figure rosse e raffinati monili in oro filigranato.

Molto affascinante è la visita al Bosco Pantano di Policoro, al livello del mare, alla foce del fiume Sinni, tra le dune e il bosco, residuo di antiche e imponenti foreste. Ben segnalato e percorribile a piedi o in bicicletta è adatto a famiglie con bambini, ma anche agli appassionati della natura che possono ammirare l’ultimo contenitore di biodiversità del sud Italia.

Una passeggiata nel centro storico di Policoro ti permetterà di apprezzare l’imponenza del castello baronale che, nonostante le sue antiche origini, non nasconde forme settecentesche, segno di successivi interventi di ristrutturazione. Sono i monaci basiliani a porre la base di questa costruzione, intorno all’anno 1000. Successivamente, nel 1791, la principessa Maria Grimaldi Gerace Serra acquista la struttura a la trasforma in casale nobiliare attorno a cui, pian piano, sorge il borgo. Nel 1893 il castello passa al Barone Berlingieri di Crotone e oggi, dopo scrupolosi interventi di restauro, è di nuovo visitabile. 

Da non perdere
- “Blues in Town Festival”, considerata la rassegna blues più importante del sud Italia
-“Meraviglie di Sabbia”, una vera e propria competizione tra artisti che realizzano sculture di sabbia alte fino a tre metri.
-degustazione di Fragola Candonga Top Quality 

Quarto giorno

Il Pollino: San Severino Lucano e il Pino Loricato


Se vuoi davvero conoscere la natura incontaminata devi assolutamente dedicare una giornata alla visita del Parco Nazionale del Pollino, 192.000 ettari, diviso tra la Basilicata e la Calabria, uno dei massicci più belli dell’Appenino Lucano. Boschi di cerro, faggio, abeti e castagni si avvicendano in un paesaggio da favola ricco di itinerari e percorsi  naturalistici. Sarà possibile incontrare il Pino loricato, simbolo del parco in quanto rara specie arborea dal tronco contorto.Per chi ama la natura e le lunghe passeggiate la Basilicata offre scenari unici. Abbiamo scelto per te alcuni dei siti più affascinanti  per le bellezze naturalistiche senza dimenticare alcune soste per scoprire ed assaporare i prodotti tipici della nostra regione. Un viaggio che coniuga alla perfezione la vita all’aria aperta e la passione per il buon cibo.

Quinto giorno
Civita, il torrente Raganello e la comunità arbëreshë

Numerose sono le escursioni da fare nel Parco del Pollino anche senza guide e ideali per i principianti. Per esempio Si può visitare la bella cittadina di Civita, fondata intorno al 1471 da una comunità albanese scappata dalla propria terra a causa delle incursioni dei Turchi e dove ancora oggi sono tramandate la cultura, la  lingua e le tradizioni. Il nome deriva da Cifti e significa ‘nido ‘dAquila’ a causa della sua posizione a strapiombo sul torrente Raganello. Qui è possibile visitare il Museo sulla cultura Arbreshe e attraversare il paese verso il belvedere sul Canyon del Raganello. Da qui si scende verso il Ponte del Diavolo a 50 mt. Sul greto del fiume Raganello.

-il Ponte del Diavolo
-Camminata del Diavolo
-Le case Kodra: facciata che ricorda un volto umano

Sesto giorno

Maratea: mare e paesaggi da sogno

Giungendo sul lato della Costa Tirrenica della basilicata il paesaggio si trasforma in un continuo alternarsi di gole, insenature e aspre falesie. L’alto e frastagliato litorale Tirrenico è caratterizzato da scogliere a picco sul mare cristallino, spiagge incontaminate e misteriose calette raggiungibili solamente in barca.
Lungo la costa è possibile visitare le tante grotte marine, come la Grotta delle Meraviglie, ubicata a Marina di Maratea, uno dei gioielli naturalistici della zona con le sue fantasiose sculture di stalattiti e stalagmiti, un autentico eden speleologico. 

Racchiusa nel Golfo di Policastro ecco Maratea, denominata dai Greci Thea maris, la Dea del mare. Un territorio irregolare che non si sviluppa omogeneamente solo nel borgo, ma che si espande su fino alla statua del Redentore, vero e proprio simbolo del paese, che con il suo bianco accecante dato dalla purezza del marmo di Carrara si staglia contro l’azzurro intenso del cielo. Dal punto più alto di Maratea si va digradando fino alla costa di Castrocucco, passando dal porto ben attrezzato e in grado di ospitare imbarcazioni anche di notevoli dimensioni. Maratea è nota come città delle 44 chiese, tanti sono infatti i luoghi di culto presenti e numerose sono anche le torri di avvistamento disposte lungo la costa, come la Torre apprezzami l’asino.

Da non perdere 
-Le spiagge di Acquafredda ,Fiumicello, Castrocucco e la spiaggia d’u nastro di Cersuta raggiungibile solo via mare
-pesca subacquea
-visita al Cristo di Maratea

Basilicata tra mare e monti: una settimana nella natura

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